Maggia, 15 settembre 2023
Signor Sindaco, signori Municipali,
avvalendoci delle facoltà concesse dal
Regolamento Comunale (art. 20) in virtù dalla carica ricoperta, vi sottoponiamo
la presente interrogazione:
Era marzo del 2022, quando secondo le
stime della Segreteria di Stato per la Migrazione, dal conflitto ucraino,
sarebbero giunti giornalmente in Ticino dai 40 ai 50 profughi. Il problema
dell’accoglienza era presente nel nostro territorio e nel Cantone andavano
trovate soluzioni d’emergenza nel più breve tempo possibile per poter
alloggiare il contingente assegnato dalla Confederazione.
Il nostro Comune, si è subito attivato,
dimostrandosi come in passato sensibile e aperto all’aiuto e alla vicinanza di
chi ha bisogno e delle necessità dello Stato, commutando l’Ostello presso il
Centro Scolastico dei Ronchini, in Centro d’accoglienza, con la condizione di
ospitare unicamente persone di nazionalità Ucraina, donne o madri accompagnate
dai propri figli, in fuga dal conflitto.
Dagli stessi dati resi dalla SEM, nel
mese di giugno, il numero dei rientri in Ucraina ha superato gli arrivi; in
Ticino si nota una stagnazione, a fine luglio si contavano 3’000 persone.
Nel contempo, dal 2022 in tutta la
Svizzera, stanno aumentando gli arrivi da Afghanistan, Algeria, Eritrea, Siria,
Marocco e Turchia. In particolare negli ultimi mesi in Ticino stanno giungendo quasi
giornalmente numerosi profughi provenienti da Afghanistan incrementando ancora
di più un sistema già sotto pressione.
Nel corso del passato mese di agosto,
abbiamo ricevuto notizia indiretta che presso l’Ostello erano in dirittura di
arrivo numerosi nuovi ospiti, e su tale aspetto il Consorzio stava avendo
contatti con gli uffici Cantonali per definire il proseguo della
collaborazione.
In conclusione, indichiamo che La
conversione del Vallemaggia Campus in Centro d’accoglienza per profughi
Ucraini, era dettata dalla situazione di emergenza (necessità di trovare
alloggi in breve tempo) e dal forte numero di arrivi previsti nei primi mesi
del 2022. Come già indicato, a oggi il numero di profughi Ucraini in Ticino è
stabile, rispettivamente, dopo più di un anno e mezzo, non si può più chiamare situazione
d’emergenza! Non si può negare che le autorità Federali preposte hanno avuto
tutto il tempo a disposizione con il quale avrebbero dovuto trovare soluzioni
definitive e non “temporanee”.
Alla luce di quanto sopra, coscienti del
fatto che tale occupazione significa introito sicuro per la struttura,
rispettivamente ammortamento dei costi di realizzazione sostenuti, siamo a
chiedere al Municipio quanto segue.
1. Corrisponde
al vero che presso il “provvisorio”
centro di accoglienza sono in dirittura di arrivo (se non già ospitate)
numerose famiglie con bambini piccoli?
2. Si
chiede al Municipio di presentare una statistica riassuntiva mensile
dall’apertura a oggi, negli aspetti di tasso
di occupazione della struttura,
numero degli ospiti, arrivi e partenze, fascia d’età, sesso, nazionalità e
statuto in Svizzera.
3. Corrisponde
al vero che il pagamento della pigione è stata ridotta a oggi a un’occupazione
ridotta e non più completa?
4. Nel
corso del periodo di operatività, vista anche il contatto con una struttura
sensibile, quale la scuola, vi sono stati
problemi di ordine pubblico
all’interno del centro d’accoglienza o a seguito degli ospiti; quanti episodi,
di quale genere,
vi è stata necessità dell’intervento delle forze dell’ordine.
5. Si
rammenta che il Consiglio Comunale a suo tempo aveva votato i crediti per la realizzazione
di un Campus e non per la
creazione di un Centro Rifugiati. (si richiama il
punto 5 della premessa della Convenzione sottoscritta tra CSBV e
Comuni Maggia
e Avegno Gordevio nel 2015).
E’ corretto pure indicare che il
Consorzio ha la sua libertà di azione nella
gestione del Centro Scolastico, ciò
però fintanto che questa non vada a ledere il diritto dei cittadini e sia
rispettosa della
legge.
In effetti, la conversione del “Vallemaggia Campus” in “Centro d’accoglienza” da temporaneo è diventato
stabile. La clausola
d’emergenza utilizzata per la citata conversione non può
più essere utilizzata, perché di fatto l’autorità competente in
materia, ha
avuto tutto il tempo necessario per fronteggiare tale crisi e adottare misure
consoni alla situazione e alla sua
evoluzione. Un’ennesima proroga, oltre che
dar segnale di debolezza nella gestione di queste persone (vedi altre
problematiche ben più gravi in Ticino) fa trasparire un pensiero di
disinteressamento e eccedendo nei termini di
menefreghismo verso le persone
accolte, da parte dell’autorità federale stessa, scaricando i suoi problemi e
le sue
responsabilità a Cantone e Comuni.
A nostro modo di vedere,
un’ulteriore permanenza e proroga di un centro di accoglienza,
deve essere
per lo meno, avvallata da un voto in Consiglio Comunale, accompagnato da un
relativo messaggio Municipale;
Tutto ciò, non tanto per i contenuti degli
accordi tra Consorzio e Cantone / Confederazione, ma più per l’accettazione
popolare della presenza di un Centro per Rifugiati sul territorio comunale di Maggia.
A questo proposito, si chiede al
Municipio come di allinea alla scelta attuata dal Consorzio e a quanto da noi
sollevato?
6. Il
continuo postergare l’apertura della struttura ai suoi scopi originali, rischia
che al momento che ciò avvenga, non vi sia
più sufficienza di domanda, tenuto
conto che i potenziali fruitori, hanno dovuto o trovato a oggi, vista
l’indisponibilità, altre
soluzioni.
Come intente il Municipio
riattivare il normale andamento dell’Ostello così come ideato e creato, ovvero
per ospitare
scolaresche, associazioni giovanili ecc.?
7. Negli
ambiti della Legge Edilizia, di fronte anche ai privati cittadini, il
cambiamento di destinazione degli spazi utilizzati da
Ostello a Centro
d’accoglienza come sono giustificati e regolati a rispetto delle normative
vigenti?
Il gruppo Lega dei Ticinesi – UDC / SVP /
Ex Agrari - Indipendenti
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